Il campanile di Chignolo, anche se non svetta per la sua altezza, è di sicuro uno dei più antichi della zona; questo infatti era nato come torre del castello medioevale (1300 circa).
Con l’avvento del dominio veneziano nel 1400, in cui vennero abbattute la maggioranza delle torri simboli del potere nobiliare, anche la torre venne probabilmente modificata.
Sicuramente nel 1500, quando venne realizzata la chiesa di Santa Maria, la torre venne trasformata in campanile, quindi venne alzato e dotato di due campane: una dedicata a Santa Maria e una a Santa Barbara.
Nel 1843 si decise di dare la forma definitiva al campanile. In tale occasione venne ulteriormente innalzato per essere più alto del Santuario, edificato nel 1742, e non sfigurare nel complesso paesaggistico circostante.
Vennero installate 5 campane, realizzate dalla ditta Crespi di Crema, e rifatto il castello di supporto. Il nuovo concerto fu benedetto il 21 dicembre 1843 dal Vescovo Mons. Morlacchi Gritti.
Poi più nulla fino al secondo conflitto mondiale, nel quale due delle cinque campane (le più grosse) vennero requisite per ricavarne metallo per la realizzazione di armi.
Nel 1949 venne rifatto un nuovo concerto di 8 campane in Si2, ad opera di Daciano Colbachini, e presumibilmente venne modificato o realizzato un nuovo castello di supporto. Queste concerto di campane è senza dubbio il più grosso in termini di peso che la torre nel corso degli anni ha dovuto sopportare.